La redazione
Siamo un gruppo di cittadini/e di Gemona impegnati in vari settori, che hanno a cuore il futuro della nostra comunità. Ci siamo presi l’impegno di fare informazione seguendo la scia tracciata dal cartaceo di Pense & Maravee che ormai da più di vent’anni arriva nelle case dei Gemonesi.
Negli anni abbiamo ‘arruolato’ nuove leve, accrescendo il numero dei collaboratori, arriviamo ora sul web con impegno ed entusiasmo per informare, salvare la memoria storica e condividere opinioni e punti di riflessione.
La redazione che lavorerà sul web altro non è che una costola della redazione cartacea, PM resta infatti una testata unica di informazione del Gemonese.
Redazione web:
Sandro Cargnelutti: formatore, ho partecipato alla nascita del periodico Pense e Maravee nel’91. Sono stato Consigliere Comunale per due mandati negli anni 90 per il movimento verde. Ho operato in associazioni educative ed ambientali.
Marco Iob: agronomo, ho pubblicato articoli su temi ambientali, sociali e tecnico/scientifici; ho curato la rubrica “Agricoltura biologia” del Notiziario ERSA dal 1999 al 2003. Sono impegnato nel mondo del volontariato.
Irma Londero: abito e lavoro a Gemona, insegnante in pensione. Da alcuni anni curo la redazione di Pense e Maravee nell’edizione cartacea. Per molti anni ho fatto esperienza di volontariato nello scoutismo gemonese e regionale.
Mauro Pascoli: una vita spesa in Regione ad occuparsi di pianificazione urbanistica e progetti comunitari. Ora felicemente (e forse meritatamente) in pensione, ma ancora interessato e attivo sui temi del territorio e dell’ambiente. Collabora da alcuni anni con P&M, occupandosi non solo di questioni relative al governo del territorio, ma anche di vari altri temi che riguardano la comunità locale.
Anna Piazza: scrittrice, copywriter. Titolare dell’agenzia di comunicazione Iperbole. Collaboro con P&M dal 2009.
Giulio Calderini: Illustratore, grafico per caso, matita volante. La collaborazione con P&M compensa parzialmente la mia scarsa propensione ad impegnarmi nel “sociale” e per la Gemona che amo (nelle tracce storiche, nella natura circostante) e che odio (per certe scelte di ricostruzione post-terremoto, e per la sudditanza degli abitanti).